Descrizione | Le fotografie provengono dal fondo personale di Guglielmo Canevascini. Sono state scattate negli anni Trenta, quando Canevascini dirigeva il Dipartimento delle pubbliche costruzioni. Si può dunque supporre che sia stata fatta un’indagine fotografica richiesta dallo stesso Dipartimento, volta a verificare gli spazi e le funzioni dell’ospedale. Una parte importante delle fotografie ritrae infatti spazi precisi, adibiti a funzioni specifiche, spesso sottolineate dalla presenza di persone intente a svolgere determinati compiti. Un certo numero di fotografie si sofferma invece sui singoli ritratti degli ospiti, colti nella loro solitudine in mezzo alla collettività, con occhio spesso antropologico, ma a volte anche tra l’attonito e il curioso. Queste foto mostrano l’altra faccia dell’asilo psichiatrico, quella più complessa e dolorosa, non circoscrivibile a un’organizzazione precisa di compiti e cure. Una faccia ordinaria non eccezionale del dolore psichiatrico, che accompagna la storia del luogo e dei suoi cambiamenti funzionali |