Scheda del documento
Locazione, Instrumentum locationis
Il capitolo del convento della chiesa di S. Francesco di Locarno, convocato nella cappella di S. Nicolao al suono della campanella su richiesta di frate Giovanni «de Carcano», guardiano del convento, e costituito dai frati Taddeo Orelli di Locarno maestro di teologia, Paolo di Locarno, bacceliere in teologia, Luca di Crema, lettore, Gabriele di Locarno vicario, Giovanni Francisco di Locarno, Giovanni Battista «de Biumio superior», Giovanni Catalano, Giacomo di Blenio, Bonaventura di Como, Aloisio di Pedemonte, e Giovanni del fu Antonio de Rozollo e Francesco del fu Andriolo, detto «Prevosti de Meretis» di Locarno, procuratori del convento di S. Francesco di Locarno, investono a titolo di locazione e massaricio per tre anni rinnovabili Giacomo del fu Zane «de Meliacha» di Craveggia della valle Vigezzo, abitante a Solduno, metà «pro indiviso» di tre campi arativi nella campagna di Solduno «subtus Salle», «ad Chaurgam» e «ad Brenum», al canone di 7 staia di mistura (segale e miglio in parti uguali) allo staio di Locarno, da consegnare per la festa di s. Martino.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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340 mm x 425 mm, 47 righe.
Foro risalente alla lavorazione della pelle e lacune nei margini sinistro e destro. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 56
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