Scheda del documento

13 aprile 1523, Locarno
Testamento, Instrumentum testamenti

Bernardo del fu Romerio «Scarmuzie» di Berzona di Onsernone, abitante a Locaro, detta il suo testamento e stabilisce che il suo cadavere sia seppellito nel cimitero della chiesa di S. Francesco di Locarno e venga fatta un'elemosina di pane per la somma di 50 lire di denari nuovi a soluzione di un debito contratto da Togno detto «Passono» di Pedemonte, a rimedio della sua anima e dei suoi defunti. Stabilisce che vengano celebrate le messe di S. Gregorio dal guardiano del convento di San Francesco, a rimedio della sua anima e dei suoi defunti, e che vengano date a chi cerebrerà le messe 10 lire di denari nuovi, da esigere da detto Togno. Lascia alla sorella Margherita, abitante a Losone, 15 lire di denari nuovi, alla nipote Giovannina, figlia del fu Giorgio «Scarmuzie», suo fratello, e moglie di Guglielmo, figlio di Giovanni Medoli di Mosogno di Onsernone 10 lire di denari nuovi, ai parenti paterni sino al quarto grado 5 soldi di denari nuovi; alla moglie Giovannina figlia del fu Pietro Schira di Berzona di Onsernone l'usufrutto di tutti i beni e, se non bastassero, 50 lire di denari nuovi da esigere da detto Togno. Infine nomine erede universale il convento di S. Francesco, che ogni anno è tenuto a celebrare un annuale nella chiesa di S. Francesco, a rimedio dell'anima sua e dei suoi defunti.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
630 mm x 440 mm, 69 righe.
Rosicature lungo il mardine sinistro e la piegatura orizzontale inferiore. Alcune macchie.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 111