Scheda del documento

12 luglio 1532, Locarno
Vendita, Instrumentum venditionis

Giovanni Pietro del fu Domenico «del ***» di Campo Vallemaggia, abitante a Locarno, aveva acquistato una vendita dal fratello Giacomo per 561 lire e 4 soldi imperiali, in esecuzione di un riconoscimento di debito fatto dai detti fratelli, il quali avevano promesso di rilevare e conservare indenni e illesi i fratelli Bernardino e Giovanni Antonio figli del fu Filippo Franzoni di Cevio dal convento di S. Francesco di Locarno per la detta somma. Ora Giovanni Pietro vende a Vincenzo di Cantù, maestro di teologia e guardiano del convento di S. Francesco di Locarno, e i frati Protasio «Magiaghi» di Locarno, Cherubino di Lodi, Giacomo di Monza, vicario, Paolo «de Mariano», Bernardino Ghiringhelli di Bellinzona, Francesco di Ascona e Guglielmo di Leventina un appezzamento di terreno arativo e vignato «ad campos et rompibus» nel territorio di Locarno «in Cimitate Silve» con l'onere di pagare su due campi e tre filari, acquisiti da Pietro «Biancheti», una brenta di vino bianco. Il prezzo di vendità è di 561 lire e 4 soldi di imperiali a completa solutione del riconoscimento di debito.

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Tradizione e lingue
Originale estratto da imbreviature
Lat.
Caratteristiche esteriori
610 mm x 355 mm, 75 righe.


Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Francesco (Locarno) 122