Scheda del documento

24 luglio 1543, Locarno
Sentenza, Instrumentum sententie et declarationis

Nella causa tra Matteo «Botte» e Graziano «Varentie», canepari della chiesa di S. Maria della Misericordia per l'anno 1541, e Cristoforo «Comazini» e Martinolo «de Bechariis», canepari della stessa chiesa per l'anno 1542, da una parte, e Cristoforo «Betatini» e Antonio Pancaldi, canepari della stessa chiesa per l'anno in corso, e Pietro di Cristoforo «Abondii» e Abbondio «Tartalie», procuratori del comune di Ascona, dall'altra, in merito all'esecuzione di una precedente sentenza pronunciata dagli ambasciatori dei XII cantoni nella lite tra frate Ugo di Lione «Santie», da una parte, e il comune di Ascona, dall'altra, che condannava quest'ultimo a risarcire al frate dieci scudi e le spese per vitto da lui sostenute dopo che fu espulso dal convento, Joachim Baeldi, commissario di Locarno, pronuncia la sua sentenza. Il giudice, considerata la presenza nel comune di molti poveri privi dei mezzi necessari a sostenere una condanna, decide che le parti in lite chiedano al padre predicatore attualmente dimorante nel convento se ritiene opportuno risarcire frate Ugo; in caso affermativo si ricorra ad alcuni beni mobili o immobili della chiesa, cercando di limitare i danni; egli ordina inoltre di tenere capitolo con l'attuale padre predicatore e con quelli che verranno in futuro [onde regolare i loro rapporti con il convento] e che qualora essi non accettassero le condizioni gli uomini di Ascona saranno liberi di tenerli o di espellerli dal convento.

Immagine del documento non disponibile

Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
385 mm x 340 mm, 42 righe.
Rosicature di medie e grandi dimensioni lungo le piegature verticali; pergamena restaurata.

Segnatura
Archivio Patriziale Ascona 28 (v.n. AST 30)
Regesto
P. Rocco da Bedano, Pergamene dell'archivio comunale di Ascona, in Virgilio Gilardoni, Fonti per la storia di un borgo del Verbano. Ascona, AST 1980, pp. 64-66, nr. 30.