Scheda del documento

6 febbraio 1458, Ascona
Locazione, Instrumentum liveli seu hereditatis perpetue

Antonio del fu Comino fu Guglielmetto «Bonifantini» di Arcegno di Losone, a nome suo e in veste di tutore dei suoi fratelli Pietro e Giovanni, investe a titolo di eredità perpetua Zano del fu Guglielmolo «Moraglie» di Arcegno di tutti i beni appartenuti a Taddeo «Barogii» di Arcegno, di un sedime con corte, solai, cantina, <...>, casa da fuoco, tutti coperti in piode, situati ad Arcegno «ad Cellaschum» e di numerosi terreni a campo, prato, vigna, selva e gerbido, nonché alberi di noce e castagno ad Arcegno «ad Fontanam», «in Contrata delo Vegio», «in Contrata de Gienio», «in Gienio», «in Clauxo de Balcono», «ad Puteum», «ad Canevetam», «ad Quadram», «ad Limidatium», «ad Cruinum», «subtus Planum Duranchum», «in Silva», «in Silva ad Bodorcham», «ad Planum de Ancherio», «in Ancherio», «in Cortexellis» e «in Seruno»; di altri appezzamenti a prato, selva e bosco ad Ascona «in Porano», «ad Stillum», «in Viganale» e a Losone «in Cuxello» con un diroccato, «in Mexonio», «in Rovadello» e «ad Stalezios», al canone annuo di 10 lire di denari nuovi da consegnare per s. Martino. Zano è tenuto a ottemperare agli oneri di taglia, di elemosine e di altra natura che gravano detti beni, nonché a mantenere il focolare domestico nella suddetta proprietà «ad Cellaschum». Per questa investitura Antonio dichiara di aver ricevuto dal suddetto Zano trecentoventi lire di denari nuovi.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
705 mm x 565 mm, 95 righe.
Alcune rosicature di piccole dimensioni nella metà superiore e ai margini, estese gore di umidità.

Segnatura
Archivio Patriziale Losone 31