Scheda del documento
Vendita, Instrumentum venditionis
Guglielmo del fu Giulio «olim Paroli de Malvaliis» di Golino vende a Tognino del fu Tommaso detto Gasparino «de Carale» di Golino, console del comune di Intragna, Golino e Verdasio, agente a nome dei vicini di detto comune, un corte prativo con una casa con tetto in piode e un'altra metà casa «a focho» con tetto in piode e con cancello sui monti di Intragna e Golino «ad Revellum». Il prezzo della vendita è di 53 lire di denari nuovi, che il comune ha ricevuto «pro pretio et mercato» di 2 staia di mistura (segale e miglio per metà) pagati a detto comune da Giovanni del fu Zane «olim Iacobi Marie» di Verscio di Pedemonte, come contenuto in una locazione del 17 gennaio 1475. Lo stesso giorno prima della presente vendita, il comune aveva venduto il detto fitto a Giovanni di Verscio al prezzo di 53 lire di denari nuovi. Sempre lo stesso giorno il comune investe detto Guglielmo (o Guglielmolo) «Paroli» del corte venduto, al canone di 2 staia di mistura (segale e miglio per metà), allo staio di Locarno.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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760 mm x 280 mm, 133 righe.
Estese rosicature lungo i margini e alcune macchie. Data e numerazione di E. Motta a matita blu e rossa nel verso: 1486 n° 32. |
Segnatura
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ASTi, Comune di Intragna 35
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