Scheda del documento

16 gennaio 1525, Golino
Permuta e revoca, Instrumentum permutationis, liberationis et revochationis

Zane del fu Antonio «de la Platea» di Intragna aveva venduto ad Antonio del fu Maffeo «olim Dominici Togni» di Intragna, abitante a Golino, agente a nome proprio e del fratello Giacomo, un corte prativo con una casa con tetto in piode nella montagna di Golino a «Ravelle», sul quale gravava un canone di 2 staia di biada di mistura (segale e miglio per metà) da pagare ogni anno al comune di Golino, Intragna e Verdasio, come contenuto nella vendita del 24 aprile 1506 (v. Intragna 42). In seguito Antonio del fu Maffeo, da una parte, e Giovanni Pietro, nipote di detto Antonio e figlio del fu Giacomo «Maffei Dominici Togni» di Golino, dall'altra, avevano diviso il detto canone, come contenuto in una divisione del 28 gennaio 1524. Ora i fratelli Giovanni Pietro e Giulio, figli del fu Antonio «Maffei» di Golino, e Giovanni Pietro del fu Giacomo «Maffei Dominici» di Golino, da una parte, e Antonio detto Carro del fu Romerio di Golino, console, i credenzieri e il procuratore del comune di Golino, Intragna e Verdasio, dall'altra, procedono alla permuta dei beni. I primi cedono ai secondi il canone di 2 staia di mistura, gravante sul detto corte, e un appezzamento di terreno arativo e vignato con casa con tetto in piode e una pianta di castagne nel territorio di Golino «ad Zoxatum», sul quale grava un canone un 2 staia di biada di mistura (segale e miglio per metà), cioè uno staio pagato dai fratelli Giovanni Pietro e Giulio e uno staio da Giovanni Pietro del fu Giacomo, da versare ogni anno al comune di Golino, Intragna e Verdasio per s. Martino. In cambio Antonio detto Carro libera i primi dal fitto di 2 staia, gravanti sul corte di «Ravelle», così che possano vendere a qualunque persona il detto corte. Inoltre il console, i credenzieri, il procuratore e i vicini del detto comune revocano e annullano la locazione ereditaria perpetua e accettano l'appezzamento di terreno a «ad Zosatum», sul quale grava un canone di 2 staia di biada.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1480 mm x 280 mm, 187 righe.
Documento composto da tre fogli membranacei cuciti insieme. Nella prima e terza membrana fori risalenti alla lavorazione della pelle. Data e numerazione di E. Motta in colore viola nel verso: 1525 n° 10.

Segnatura
ASTi, Comune di Intragna 51