Scheda del documento

15 ottobre 1551, Locarno
Vendita, Instrumentum venditionis et dati

Francesco del fu Taddeolo Orelli di Locarno aveva investito Giovanni del fu Franzino «quondam Martinelle de Casgnolis» di Intragna, Bernarda del fu Madio «quondam Martinelle de Casgnolis», moglie di Antonio del fu Bertramo «Tempini» di Intragna, Agnese del fu Giacomo «quondam Martinelle» e il marito Guglielmo del fu Giacomo «Alberti» di Borgnone di Centovalli, abitante a Golino, agenti a nome proprio e di Martino del fu Iorio «quondam Martinelle» e di detto Antonio, di metà decima «leguminum, castanearum, rapparum, lini, canapi et bestiolorum cuiuslibet maneriey» nel territorio di Intragna e Golino, al canone di un capretto, da consegnare alle calende di maggio (1 maggio), e 12 grossi di Milano, da consegnare per s. Martino, come contenuto in una locazione del 22 novembre 1463. In seguito Alberto «Fantini» del fu Guglielmo «olim Iacobi olim Alberti» di Borgnone, abitante a Golino, erede per la terza parte di detto canone, aveva venduto a Guglielmo del fu Romerio «de Romerii» di Golino la terza parte di metà decima, locata per un affitto annuo di 1 capretto ogni 3 anni e 4 grossi di Milano, da versare agli eredi di Francesco Orelli. Ora Gerolamo del fu Zonfredo «olim Francisci quondam domini Thadeoli de Orello» vende a Guglielmo del fu Giovanni «Panosii» di Golino, procuratore del comune di Golino e Intragna, la terza parte del canone di 1 capretto e 12 grossi di Milano, locato per un affitto annuo di un capretto ogni 3 anni e 4 grossi di Milano ogni anno, senza il pregiudizio della camera episcopale di Como. Il prezzo della vendita è di 134 lire di terzoli.

Immagine del documento non disponibile

Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
590 mm x 430 mm, 86 righe.
Foro risalente alla lavorazione della pelle, nel margine superiore, nonché fori lungo le piegature, dovuti a rosicatura. Data e numerazione di E. Motta in colore viola nel verso: 1551 n° 19.

Segnatura
ASTi, Comune di Intragna 66