Scheda del documento

3 febbraio 1525, Locarno
Locazione, Instrumentum investiture hereditatis perpetue

Bernardo del fu Augustino «Augusti» di Losone, console, Lorenzo del fu Martinolo «de Byegnio», Guglielmo di Giovanni «Augusti», Pietro detto Cortella del fu Giovanni «Iacobini Chidine» di Arcegno, procuratori, e Bertramo Guglielmuccio del fu Giovanni «Gullielmucii», console nell'anno trascorso, tutti agenti a nome del comune di Losone e Arcegno, investono a titolo di eredità ed enfiteusi perpetua Francesco, figlio emancipato di Daniele «de Seregnio» di Locarno, di un appezzamento a gerbido e brughiera situato in territorio di Losone verso Golino «super Brugharolo seu super Salegio Candri» e di un appezzamento a prato e brughiera presso il precedente «ad Passagios Candri», al canone annuo di sedici lire di terzoli da consegnare per san Martino a partire dalla prossima ricorrenza. Il conduttore dovrà provvedere a chiudere gli appezzamenti con una cinta muraria alta tre braccia e non potrà pretendere il risarcimento di eventali danni provocati da animali finché la cinta non sarà stata innalzata; in caso di inadempienza, a garanzia del canone saranno impegnati i beni del conduttore o dei suoi eredi.

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Tradizione e lingue
Originale estratto da imbreviature ((dopo il 28 agosto 1542))
Lat.
Caratteristiche esteriori
720 mm x 275 mm, 145 righe.
Alcuni fori di piccole e medie dimensioni dovuti a rosicatura, rosicature di lieve entità nella parte superiore e lungo il bordo destro.

Segnatura
Archivio Patriziale Losone 54