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8 maggio 1482, Bellinzona
Elezione di stimatore, Instrumentum ellectionis

Il prete Albino, beneficiato della chiesa di S. Maria di Giubiasco, a nome della quale egli agisce, da una parte, e Donato del fu Togno «de Lire» di Giubiasco, agente anche a nome dei suoi «consortes» Bonolo del fu Donato «de Line», e i fratelli Antonio, Domenico, Melchione e Gaspare del fu Guglielmo Donati, dall'altra, con il consenso del prete Giovanni Cusa, canonico della chiesa di S. Pietro di Bellinzona e delegato da Bartolomeo Parravicini, vicario generale del vescovo di Como, eleggono Zanetto «de Sassoplato» del fu Guarisco Mossi di Carena incaricandolo di stimare le migliorie e le spese fatte dal detto Donato e dai suoi «consortes» sopra cinque terreni situati nel territorio di Giubiasco «ad Stanigam», «subtus Vineas», «ad Pischeram» e «in Campanea de Foris» di cui erano stati investiti con patto di miglioria il 5 febbraio 1472 dal detto Albino con il consenso del prete Gabriele di Ascona, canonico della chiesa di S. Pietro di Bellinzona, al canone annuo di 12 staia di mistura di segale e miglio, tre lire, otto soldi di terzoli e due polli.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
500 mm x 320 mm, 45 righe.
Sette fori risalenti alla lavorazione della pelle, due dei quali di grosse dimensioni, altri fori, macchie e lacerazioni in particolare nella parte superiore.

Segnatura
ASTi, Comune di Giubiasco 25
Regesto
Bassetti, Elenco, p. 116; Gualzata, Ancora le pergamene, p. 44.