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24 marzo 1548, Bellinzona
Locazione e convenzione, Instrumentum investiture, livelli et pactorum

I fratelli prete Francesco e Nicolao, figli del fu Giovanni Maria Molo di Bellinzona, e Giovanni Giacomo del fu Giovanni Antonio, fratello dei detti Francesco e Nicolao, investono a titolo di livello ed enfiteusi perpetua il comune e gli uomini di Valle Morobbia, rappresentati dal console Donato del fu Giacomo «del Gandiono» e da sei procuratori, per la quota di quattro settimi, e il comune e gli uomini di Giubiasco, rappresentati dal console Bartolomeo del fu Giulio «del Novarexio» di Giubiasco e da tre procuratori, per la rimanente quota di tre settimi, di tre parti su cinque dell'alpe di Poltrino, situato in Valle Morobbia, con cascine, pascoli e boschi, nonché dei «sausorum» e del pascolo di Caneggio «sive de Plano del Torno», già locato a quelli di Medeglia, e della «caldera», ossia del paiolo sull'alpe di Poltrino, al canone annuo di 225 lire di terzoli. Le parti convengono che i detti locatari potranno riscattare il detto canone se pagheranno ai detti Molo 4500 lire di terzoli, e che tale somma potrà essere versata anche in tre rate di 1500 lire di terzoli ciascuna. La locazione è stipulata alla presenza di Peter Lussi di Unterwalden, commissario e podestà di Bellinzona, che dà il suo consenso.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1260 mm x 290 mm, 147 righe.
L'atto è costituito da tre membrane cucite insieme. Grosse lacune nella parte iniziale dovute all'umidità e a rosicature, nonché altri fori.

Segnatura
ASTi, Comune di Giubiasco 39
Regesto
Bassetti, Elenco, p. 117; Gualzata, Ancora le pergamene, p. 50.