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2 maggio 1489, Como
Transazione e convenzione, Publicum instrumentum transactionis pactorumque

Il prete Francesco Avondi, canonico della chiesa di S. Pietro di Bellinzona e agente a suo nome, da una parte, e il prete Pietro di Blenio e Martino Rossetti del fu Tognazzo, procuratore del comune di S. Antonino, dall'altra, si accordano in merito ai rapporti tra la chiesa di S. Pietro di Bellinzona e quella di S. Antonino a S. Antonino. Il capitolo accetta la separazione di S. Antonino e annulla una precedente sentenza del 18 agosto 1484, rinunciando a pretendere dal prete Pietro e dalla famiglia Vigana di S. Antonino il pagamento della decima. Il comune si impegna a rispettare le condizioni poste nell'atto di separazione della locale chiesa da quella di Bellinzona e a versare al capitolo la somma annua di cinque fiorini fino al momento in cui sarà in grado di consegnare una quantità di beni che assicuri una rendita pari a tale somma. Il detto comune accetta inoltre di versare al capitolo 20 ducati d'oro entro il successivo mese di ottobre. L'accordo è stipulato alla presenza e con l'approvazione del vescovo Antonio Trivulzio, che conferma il decreto di separazione emanato dal predecessore. Le parti si accordano infine per inoltrare una supplica al papa con la richiesta di approvare la presente convenzione, e il detto prete Francesco designa quattro procuratori a tale scopo.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
525 mm x 450 mm, 66 righe.
Fori e macchie di piccole e medie dimensioni, in particolare lungo le pieghe.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Comune di S. Antonino 18
Regesto
Bassetti, Regesti, pp. 85-86; Gualzata, Ancora le pergamene, p. 59; Ostinelli, Il governo, pp. 117-118.