29 settembre 1489, Bellinzona Ricevuta, Instrumentum confessionis
Il comune di S. Antonino, rappresentato dal console Giovanni «de Rotis» del fu Togno «del Quatrino» di S. Vittore e da Martino del fu Lanfranco Bassi di Isone, abitanti a S. Antonino, versa al capitolo della chiesa di S. Pietro di Bellinzona, rappresentato dai preti Loterio Rusca, Gabriele di Ascona, Damiano Ferrari e Francesco Avondi, tutti canonici, i 20 ducati d'oro pattuiti nella convenzione stipulata il 2 maggio 1489 per regolare i rapporti tra la detta chiesa e quella di S. Antonino. I canonici promettono di convertire la somma ricevuta in un fitto perpetuo che rimmarrà alla chiesa di S. Pietro, secondo quanto pattuito nella convenzione.
590 mm x 260 mm, 68 righe. Piccoli fori (alcuni delle quali provocati dall'umidità), lacerazioni lungo il margine destro e diffusi annerimenti, in particolare nei bordi.
Segnatura
ASTi, Pergamene, Comune di S. Antonino 19
Regesto
Bassetti, Regesti, p. 86; Gualzata, Ancora le pergamene, p. 59; Ostinelli, Il governo, p. 118.