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19 aprile 1481, Lugano
Arbitrato, Instrumentum arbitramentorum

Antonio Rusca del fu Oltizio di Lugano, arbitro designato dalle parti per risolvere la lite tra Giovanni figlio separato di Biagio Giodari di Lugano, da una parte, e Mariello del fu Guglielmo «del Sertore» e Togno del fu Giacomo «de Bustecho», entrambi di Camignolo e agenti in nome del comune e delle chiese di S. Ambrogio e S. Pietro di Camignolo, dall'altra, in merito a certi beni immobili, pronuncia la propria sentenza. L'arbitro decide che due appezzamenti situati nel territorio di Camignolo «in Piaganello» e «ad Meregeram», già di proprietà di Domenico detto Morosio di Camignolo del fu Giovannolo «de Patrocho», stimati il 18 dicembre 1479 su istanza del detto Giovanni e assegnati a quest'ultimo a pagamento di un debito di 32 lire di terzoli, debbano essere assegnati al comune di Camignolo in nome della chiesa di S. Pietro, in virtù di un riconoscimento di debito di dieci lire di terzoli e nove staia di olio di noci a favore della chiesa rogato il 18 dicembre 1450 (cfr. ASTi, Pergamene, Prada-Camignolo 10). Annulla quindi la detta stima e la conseguente assegnazione di beni, e attribuisce infine al detto Giovanni una pianta di noce «inarboratam» situata nel territorio di Camignolo «ad Nucem de la Petia».

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
530 mm x 450 mm, 62 righe.
Alcune macchie e piccolissimi fori, in particolare nelle pieghe.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Prada-Camignolo 21