18 agosto 1569, Bellinzona Arbitrato, Instrumentum arbitramentorum
Nicolao Cislaghi di Bellinzona, arbitro designato dalle parti in causa, è chiamato a risolvere la lite tra il comune di Isone, rappresentato dai procuratori Camillo Borgo, capitano di Bellinzona, e Antonio di Giovanni Arnaldi di Isone, da una parte, e il comune di Medeglia, rappresentato dai procuratori Andrea Rusca del fu Eleuterio «artis medicinarum doctoris» di Bellinzona e Taddeo di Martino Martella di Medeglia, dall'altra, relativa al luogo chiamato «la Vallegia Crosa», conteso dalle parti. L'arbitro libera Medeglia dai diritti goduti «in incidendo lignamina» nel bosco del detto luogo «usque ad predictam alteram vallegiam» e dalle spese che potrebbero accollargli gli uomini di Isone, e condanna entrambe le parti a pagargli due scudi d'oro ciascuna, come prevedono gli ordini dei iii cantoni.