31 luglio 1598, Bellinzona Vendita, Instrumentum venditionis
Bernardino Molo del fu Giovanni Antonio di Bellinzona, per metà, e i fratelli Giovanni Giacomo, Giovanni Antonio e Giovanni Filippo Molo del fu Agostino, quest'ultimo minore di 25 anni e abitante a Orico a Bellinzona, col consenso della madre Elisabetta del fu Filippo «Matli Chramer» e di Francesco Cusa di Bellinzona, per l'altra metà, vendono al medico Giovanni Andrea Chicherio del fu Agostino di Bellinzona, agente a nome del monastero di San Bernardino di Monte Carasso, un canone livellario di due staia di segale, due di castagne macinate, uno di miglio, una lira e quattro soldi di terzoli gravante su alcuni beni locati agli eredi di Antonio «del Nolo» di Piancalardo, la cui erede si fece monaca in detto monastero. Il prezzo della vendita è di 900 lire di terzoli. L'atto viene stipulato alla presenza del commissario e podestà di Bellinzona Jacob Buogli di Uri.
700 mm x 230 mm, 68 righe. Il documento è costituito da due membrane cucite insieme; un foro di medie dimensioni risalente alla lavorazione della pelle.
Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Bernardino (Monte Carasso) 29