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10 dicembre 1437, Claro
Vendita, Instrumentum venditionis

Benvenuta del fu Minetto «del Presbitero» di Scubiago, vedova di Giovanni di Pontirone, un tempo «monacus» e custode della chiesa di S. Nazario di Claro, e i suoi figli Zane, Giacomo, Ambrogio, Antonio e Guglielmo, il 22 febbraio 1420 sono stati investiti a titolo di livello ed eredità perpetua di un terreno a vigna e bruga situato a Scubiago, nel territorio di Claro, «ad Fornetum», dai fratelli Antonino e Giovannolo del fu «Mono» di Claro, al canone annuo di due congi di vino. In seguito Giovannolo del fu «Mono», che dopo una divisione di beni è divenuto proprietario unico del fondo in questione, lo ha venduto ai fratelli Ambrogino e Antonio del fu Gaspare «Muzalini» di Claro il 28 novembre 1432. Ora i due «Muzalini» vendono il detto terreno e il fitto ai fratelli Giacomino e Cristoforo del fu Uberto detto Chierico, abitanti a Claro, al prezzo di 100 lire di denari nuovi.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
605 mm x 350 mm, 82 righe.
Una macchia nella parte superiore e fori di piccole e medie dimensioni, tre dei quali risalenti alla lavorazione della pelle.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 34
Edizione
MDT Riv., pp. 781-786, nr. 442.