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14 febbraio 1457, Bellinzona
Vendita, Instrumentum venditionis

Togno del fu Giovannetto del fu Cristoforo Orelli di Moia, agente anche a nome del fratello Martino, abitante a Moia, vende a Pietro di Giovanni Magoria di Bellinzona la metà di un massarizio con prato, vigna, orto ed alcuni edifici nonché un terreno con una pianta di fichi e una di noci, situati nel territorio di Sementina «ad Malcantonum» e «ad Malcantonum ad Clausum Magnum». Tali beni erano stati locati il 4 marzo 1433 (cfr. ASTi, Pergamene, Pometta 32) a Darama del fu Domenico detto Fantino di Verzasca, abitante a Sementina, da Margherita del fu Bricardo «de Adamino», vedova di Cristoforo Orelli, designata il 1. agosto 1431 quale curatrice testamentaria dei beni di Donato e del fu Antonio, zii di Cristoforo e Guarrino, figli della detta Margherita e del fu Cristoforo, e agente anche a nome del nipote Giovannetto del fu Antonio, ad un canone annuo di otto lire e otto soldi di terzoli. Il prezzo della vendita è di 60 lire di terzoli.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
560 mm x 210 mm, 89 righe.
Tre piccoli fori.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 49