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4 novembre 1467, Bellinzona
Vendita e locazione, Instrumentum venditionis

Antonio del fu Zane «del Iorio», abitante a Monte Carasso, agente anche a nome dei suoi fratelli Bertramo, Domenico e Zane, vende a Pietro Magoria del fu Giovanni un terreno a vigna, prato e gerbido situato nel territorio di Monte Carasso «ad Gazium». La vendita avviene a pagamento di un debito di 128 lire di terzoli prestate ai detti fratelli da Pietro Magoria per riacquistare alcuni beni da Martino di Zane fabbro di Calanca, per pagare la dote di una loro cugina e altri debiti da essi contratti nei confronti del detto Petro, come confermato dallo stesso venditore, da Giovannina del fu Pietro detto Canigia, vedova e seconda moglie di Zane «del Iorio», madre e tutrice dei detti Domenico e Zane, nonché da Zane del fu Giacomalo «del Iorio», zio del detto venditore. Il detto venditore viene poi investito a titolo di livello ed eredità perpetua del terreno appena venduto ad un canone annuo di due congi di vino bianco e di uno staio e mezzo di castagne pestate.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
680 mm x 410 mm, 86 righe.
L'atto è costituito da due membrane cucite insieme. Alcune macchie e piccoli fori. Il primo atto è privo della sottoscrizione notarile.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 94
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