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10 novembre 1469, Bellinzona
Stima, Instrumentum taxationis et extimationis

Giovanni del fu Aloisio «de Balbis», abitante a Bellinzona, e il notario rogatario Giovanni Antonio «de Cazanore», arbitri eletti il 30 settembre 1469 dal prete Simone di Cama, cappellano della cappella della Santa Trinità, situata nella chiesa di S. Biagio di Bellinzona, agente a nome della detta cappella, da una parte, e da Cristoforo del fu Martino della Rusca, abitante a Bellinzona, dall'altra, per stimare le migliorie apportate dal detto Cristoforo su un terreno a campo e vigna situato nel territorio di Bellinzona «Sot Cha» locatogli dal prete Simone con patto di ritenzione delle migliorie il 26 novembre 1461 (cfr. ASTi, Pergamene, Pometta 64), riferiscono che in base alle informazioni assunte il detto locatario ha piantato 738 viti, 1000 pali di castagno e otto «rompis», e ha eretto un muro a sud della lunghezza di 110 braccia, e stimano che il valore di tali migliorie ammonti a 172 lire e otto soldi di terzoli. La stima, accettata dalle parti, è fatta alla presenza del prete Giovanni Cusa, canonico della chiesa di San Pietro di Bellinzona e delegato del vicario del vescovo di Como.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
680 mm x 295 mm, 80 righe.
Alcune macchie e diversi fori di piccole e medie dimensioni risalenti alla lavorazione della pelle.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 101
Regesto
BSB IV (1941), pp. 84-85.