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Scheda del documento

24 gennaio 1456, Bellinzona
Locazione, Instrumentum investiture cum retentione mellioramentorum

Il prete Francesco Avondi, beneficiato della chiesa di S. Andrea di Carasso, investe a titolo di locazione e massarizio, per nove anni rinnovabili a volontà delle parti, Martino del fu Menego di Gnosca, abitante a Carasso, di due terreni situati nel territorio di Carasso «in Campanea Carassii in Saregio» e «ad Guadum», al canone annuo di otto staia di mistura di segale e miglio. Il conduttore potrà apportarvi migliorie fino al valore di 200 lire di terzoli e non potrà venir privato dei terreni prima che gli siano state rifuse le spese sostenute; infine il canone sarà diminuito proporzionalmente alle perdite se i terreni dovessero essere rovinati dalle acque. La locazione è stipulata con il consenso del prete Gabriele da Gerenzano, beneficiato della chiesa dei SS. Carpoforo e Maurizio di Gnosca e Gorduno e delegato del vescovo di Como, e di Andrea del fu Togno «del Guillo» di Carasso, procuratore del comune di Carasso.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1500 mm x 250 mm, 187 righe.
Il documento è composto da tre membrane cucite insieme. Rosicature lungo i bordi.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Parrocchia di Carasso 9
Regesto
Ostinelli, Le pergamene dell'Archivio parrocchiale di Carasso, p. 117-118, nr. 9; Bassetti, Pergamene di Carasso, p. 688, nr. VI.
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