Scheda del documento
Locazione, Instrumentum locationis
Giovanni del fu Franzio del fu Corradino Rusca di Giubiasco ha appena venduto a Giacomino del fu Pietro Magoria di Bellinzona cinque terreni situati nel territorio di Giubiasco «in Bissale», «in Stratam Vegiam seu ad Camanam» e «ad Rivaltum», che suo padre aveva locato a titolo di eredità perpetua il 21 novembre 1437 a Domenico detto Penatino del fu Zane Mossi di Valle Morobbia per un canone annuo di tre staia di frumento, dieci e mezzo di segale e altrettante di miglio. Il detto Giovanni ha inoltre venduto il canone livellare di uno staio di frumento versatogli da Medeglia del fu Domenico di Medeglia abitante a «Vinarolo», nel territorio di S. Antonino, nonché i beni su cui grava il detto canone. Ora Giacomino investe per otto anni Giovanni Rusca del diritto di riscuotere questi canoni secondo quanto potrà valere il grano, e Giovanni concede al detto Giacomino il canone versato dal calzolaio Vincenzo detto Bellino «de Tibaldis» quale affitto della casa situata a Bellinzona nella contrada «de Supra Portam», nonché un capitale di sei lire di terzoli.
(Cfr. ASTi, Pergamene, Pometta 160).
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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930 mm x 190 mm, 129 righe.
L'atto è costituito da due membrane cucite insieme. Tre piccoli fori, due dei quali risalenti alla lavorazione della pelle. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Pometta 159
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