<12> <febbraio> <1488>, Bellinzona Vendita, Instrumentum venditionis
Lancillotto <Molo del fu Giovanni Galeazzo, abitante a Bellinzona,> vende a Giacomino <del fu Pietro Magoria, abitante a Bellinzona, alcuni beni situati nel territorio di S. Antonino «in Pedragnia» e «ad Curtem de Ri subtus Coperam subtus Viganam»>, al prezzo di 1400 lire di terzoli. Tale somma viene impiegata per riacquistare i beni in questione da Giovanni Ghiringhelli, abitante a Bellinzona, che ne era entrato in possesso «auctoritate iuditiali»; Giacomino Magoria aveva ricevuto il denaro dal detto Lancillotto a titolo di deposito e lo aveva consegnato a Giovanni per riacquistare i beni.
(Frammento).
520 mm x 290 mm, 51 righe. Il documento, costituito da due membrane cucite insieme, è privo della parte iniziale, asportata mediante taglio e strappo, e presenta alcuni piccoli fori.