11 maggio 1493, Bellinzona Elezione di stimatori, Instrumentum electionis et deputationis
ll 2 maggio 1488 il prete Giovanni «del Sozino», beneficiato, «monachus» e custode della chiesa di S. Bartolomeo «ultra Morobiam», aveva locato ad Antonio del fu Alberto della Valle Mesolcina, abitante a Giubiasco, un complesso di beni situati nel territorio di Camorino «ad Montem Sancti Bartholamey», ad un canone annuo di due congi di vino bianco, due staia di frumento, due di segale, due di miglio, sei polli e uno staio di marroni. Il contratto, approvato dalla curia vescovile di Como il 16 ottobre dello stesso anno, prevedeva la facoltà di apportare ai beni locati ogni genere di migliorie. Ora il prete Giovanni, da una parte, e il detto massaro, dall'altra, designano rispettivamente il prete Pietro di Blenio, beneficiato della chiesa di S. Antonino, e Zanetto «de Sasso Plato», incaricandoli di stimare le migliorie apportate sui beni in questione.