8 gennaio 1496, Bellinzona Vendita, Instrumentum venditionis
Il sarto Andrea Rusca del fu Luchino, abitante a Bellinzona, vende allo speziale Giorgio Rusca del fu Stefano, abitante a Bellinzona, un complesso di beni situati nel territorio di Monte Carasso «in Prato Fenino de Curte Inferiori». Questi beni erano stati locati a titolo di eredità perpetua il 20 giugno 1474 da Lancillotto del fu Giovanni Molo, abitante a Bellinzona, ad alcune persone di Monte Carasso e di Corte Sotto, dietro versamento di un canone annuo di 12 lire di terzoli, che il 16 dicembre 1490 Lancillotto aveva venduto al detto Andrea Rusca. Il prezzo della vendita è di 250 lire di terzoli, 100 delle quali sborsate a soluzione di un debito contratto da Lancillotto nei confronti di Giorgio Rusca per acquisto di merci.
1350 mm x 250 mm, 149 righe. La pergamena è costituita da tre membrane cucite insieme. Alcuni piccoli fori. Prima del restauro al documento era allegato un foglietto di carta del 1677, conservato assieme alla pergamena.