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28 aprile 1501, Bellinzona
Elezione di stimatore e stima, Commissio e instrumentum extimationis

Davanti commissario di Bellinzona Walter Im Hof si dibatte la causa tra Bernardo del fu Giacomo «Sarina», abitante nella località di Lorio di Monte Carasso, da una parte, e i fratelli Giovanni, Bertramo, Giacomo ed Enrico del fu Martino Mozi di Monte Leone di Monte Carasso, eredi del fu Guglielmo del fu Martino Mozi, dall'altra, relativa ad un terreno situato nel territorio di Piancalardo «in Zotis de la Mortitia». Il commissario aveva assegnato il terreno in questione ai detti fratelli, concedendo a Bernardo il diritto di procedere contro Giacomino Magoria per le migliorie fatte al terreno in questione. Ora Giacomino Magoria, da una parte, e Bernardo «Sarina», dall'altra, volendo trovare un accordo pacifico, affidano la stima di tali migliorie a Giacomo del fu Stefano Bonzanigo abitante a Bellinzona. Il detto arbitro, dopo avere esaminato il terreno, decide che le migliorie apportate assommano a 33 fiorini e ordina alle parti di assegnargli un ducato quale salario per il lavoro svolto.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
630 mm x 250 mm, 70 righe.
Alcuni piccoli fori.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 201
Edizione
BSB VI (1945), pp. 92-95.