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16 gennaio 1506, Bellinzona
Cessione a titolo di vendita, Instrumentum iuriscessionis

Il 16 giugno 1497 Lancillotto del fu Giovanni Galeazzo Molo di Bellinzona aveva venduto a Giacomo del fu Pietro Magoria di Bellinzona il diritto di tenere un traghetto sul fiume Ticino, ai Saleggi, «subtus Muratam Berinzone, videlicet a Murata Berinzone usque ad confinia Locarni», al prezzo di 1600 lire di terzoli. Il giorno stesso Giacomo aveva promesso a Lancillotto di rivendergli tale diritto al medesimo prezzo entro dieci anni. Il 16 maggio 1498 Lancillotto aveva venduto a Giacomo il canone annuo di 16 grossi e due capretti versato dagli uomini di Monte Carasso, al prezzo di 100 lire di terzoli, con facoltà di riacquistare tale canone al medesimo prezzo entro dieci anni. Ora Galeazzo e Pietro del fu Lancillotto Molo, agenti anche a nome dei loro fratelli Agostino e Giovanni Antonio, con il consenso del curatore Giovanni Leonardo del fu del fu Giovanni detto Vanetto, cedono ai vicini di Monte Carasso interessati al negozio i due atti di regresso e tutti i diritti connessi. Il prezzo della vendita è di 1200 lire di terzoli. La cessione avviene alla presenza e con il consenso di Arnold Winkelried di Unterwalden, commissario e podestà di Bellinzona.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
505 mm x 350 mm, 82 righe.
Macchie, sbiaditure d'inchiostro e piccoli fori.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 209
Regesto
BSB II (1933), p. 55.
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