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Scheda del documento

29 ottobre 1551, Bellinzona
Locazione, Instrumentum investiture livelli

Il prete Agostino Cusa di Bellinzona, beneficiato della chiesa dei SS. Carpoforo e Maurizio di Gorduno e Gnosca e canonico della chiesa di S. Pietro di Bellinzona, procuratore di Alessandro Molo di Bellinzona, patrono e avvocato della «monacharia» di S. Biagio di Bellinzona, col consenso di Marco «de Zezio», arciprete della chiesa di S. Pietro di Bellinzona, delegato di Giovanni Antonio Volpi, vicario generale del vescovo di Como Bernardino della Croce, investe a titolo di livello ed eredità perpetua i coniugi Bernardo Molo del fu Giovanni ed Elisabetta del fu Giacomo Magoria di Bellinzona, parenti del detto Alessandro, di un terreno vignato «ad lizarios» e a prato situato nel territorio di Bellinzona «subtus Sanctum Blaxium ad la Naxam». Il canone annuo è di 42 lire e mezza di terzoli.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
1800 mm x 210 mm, 179 righe.
L'atto è costituito da tre membrane cucite insieme, presenta alcuni piccoli fori e una lunga cucitura coeva alla stesura del testo nella parte finale. Al documento è cucito un atto cartaceo settecentesco sottoscritto da Giovanni Paolo Molo anche a nome del nipote Carlo Francesco e contenente il regesto della pergamena («Questo instromento è l'aquisto della nostra vigna consistente in Santo Biagio ...»). Conservati nella medesima busta altri cinque documenti cartacei datati tra il 1546 e il 1717, tutti relativi al terreno in questione.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 244
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