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26 febbraio 1549, Lugano
Riconoscimento di debito, Instrumentum obligationis

Caterina del fu Giorgio «de Canonicho» di Lugano, vedova di Rocco di Seregno di Lugano, dichiara di essere debitrice nei confronti di Francesco del fu Filippino Menicati di Lugano, agente anche a nome di Bernardo del fu Pietro Rusca di Lugano, e promette di versare entro Natale 655 lire di terzoli a soluzione di due prestiti fatti dai detti Francesco e Bernardo il 17 ottobre 1544 e il 5 febbraio 1547 e a pagamento di una certa quantità di sale ricevuta.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
295 mm x 225 mm, 39 righe.
Un taglio di annullamento; tra la decima e la sedicesima riga dell'atto Giuseppe Ossuzio, «n.p. et causarum Lugani», ha aggiunto in data 18 agosto 1551 il proprio segno di tabellionato e cinque righe riguardanti la stima di beni e la dazione in pagamento relative all'estinzione del debito (cfr. Pometta 278 bis). L'atto è unito al documento Pometta 278 bis mediante una cucitura con filo di canapa.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Pometta 278