8 gennaio 1537, Bignasco Ratifica di sentenza, Instrumentum ratifficationis et amoligationis
Nella lite tra il comune e gli uomini di Cavergno, da una parte, e Guglielmo e i suoi fratelli, figli del fu Giovanni Antonio Giacometti di Cavergno, abitanti a Bignasco, dall'altra, relativa alla strada che per linea retta va a «Foyoyo» e per il corte «del Faedo», il podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara Rudolf Mad di Glarona aveva pronunciato una sentenza contro la quale i detti fratelli si erano appellati (cfr. ASTi, Pergamene, Comune di Cavergno 45). Ora Guglielmo, volendo evitare spese giudiziarie, su richiesta di Adamo di Antonio Rossi e di Zane di Giacomo Rossi di Cavergno, agenti a nome del detto comune, nonché del notaio rogatario Cristoforo del Ponte, riconosce la sentenza in questione, promettendo di rispettarla in ogni suo punto.