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3 novembre 1514, Mendrisio
Vendita e dazione in pagamento, Instrumentum venditionis et in solutum dationis

Nicolao della Torre del fu Antonio, abitante a Mendrisio, fratello ed erede testamentario di Caterina del detto fu Antonio, vende al monastero e alla chiesa dei Serviti di S. Giovanni [Battista] di Mendrisio, rappresentato dal priore Luca da Bissone e dai frati Gaspare da Mendrisio, Benedetto da [Bissone] e Angelo da Mendrisio, una casa situata a Mendrisio su un sedime grande «in contrata de Vazacholia», locata dal detto Nicolao al fu Giovanni «de Vigetio» ad un canone annuo di cinque lire di terzoli. Il prezzo della vendita è di 100 lire di terzoli, somma che la defunta Caterina aveva assegnato, nel suo testamento rogato il 23 aprile 1511, per il rifacimento dell'altare e cappella della S. Trinità, edificata nalla chiesa di S. Giovanni di Mendrisio, e che ora il detto Nicolao assegna al monastero per la celebrazione di 12 messe perpetue e un annuale al detto altare in memoria dell'anima della sorella.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
590 mm x 340 mm, 66 righe.
Fori di piccole dimensioni, alcuni dei quali risalenti alla lavorazione della pelle.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Convento di S. Giovanni Battista (Mendrisio) 27