Scheda del documento
Costituzione di dote, Instrumentum dotis et antefacti
Stefano Bossi di Monte del fu Toma, abitante a Mendrisio, investe a titolo di pegno e dote sua moglie Lazzarina «de Lopia» di Giovanni Antonio, uscita qualche mese prima dalla casa paterna come sua sposa legittima, di 180 fiorini, 120 dei quali ricevuti a titolo di dote dal padre della detta Lazarina e i rimanenti 60 sborsati dal detto Stefano a titolo di donazione nuziale, secondo la consuetudine della città e del vescovado di Como. L'atto è rogato davanti a Heinrich zum Brunnen di Unterwalden [pretore del borgo di Mendrisio e della pieve di Balerna].
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Notai
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Rogatario: Alexander de la Turre f.q. domini Petri n.p. Comi et Mendrixii.
Estraente: Iohannes Angelus de Olzate p.i.a.n. Comi f.c. domini Andree ac laudatus ... per ... Volrichum Bachman de Zocho Alamanum tunc ... burgi Mendrixii et plebis Balerne pretorem ad explendum ... cartas ... per nunc condam dominum Alexandrum de la Turre olim f.q. domini Petri et olim n.p. Comi et Mendrixii rogatas. |
Tradizione e lingue
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Originale estratto da imbreviature (1530 luglio 20)
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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580 mm x 300 mm, 60 righe.
Alcuni piccoli fori. |
Segnatura
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ASTi, Pergamene, Convento di S. Giovanni Battista (Mendrisio) 34
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