Scheda del documento
Immissione in possesso, Instrumentum introytus et inductionis posessionis
Alla presenza del notaio Antoniolo Cusa e dei testimoni, il «servitor» del comune di Bellinzona Giacomo detto Zuffa di Blenio del fu Zane immette i fratelli Simone, Pietro e Antonio del fu Guglielmino del fu Zane detto Braga di Bironico, abitanti a Cadenazzo, nel territorio di S. Antonino, nel possesso dei beni locati loro dal comune di Bellinzona il 22 dicembre 1438, consistenti in diversi edifici, un mulino e vari terreni situati nel territorio di S. Antonino «ad Cadenazium», «subtus Domos de Cadenazio», «ad Mondam de Cadenazio», «in Abiegio sive prope Domum dominarum humiliatarum de Locarno» e «ad Robasachum sive ad Galengum». I beni in questione erano tenuti da Anrigalo del fu Zane detto Braga di Bironico abitante a Cadenazzo, il quale rifiutava di cederne il possesso ai detti fratelli, sostenendo di esserne stato investito dai rappresentanti del comune di Bellinzona, agenti anche a nome della chiesa di S. Pietro Martire di Cadenazzo.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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795 mm x 390 mm, 73 righe.
L'atto è costituito da due membrane cucite insieme e presenta fori di piccole e medie dimensioni nonché rosicature lungo i margini verticali. |
Segnatura
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Archivio Comunale Bellinzona 25 (v.n. A. VI/9)
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Inserti
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