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12 giugno 1433, Faido
Stima e liquidazione di debito, Instrumentum protestationis et exstimationis

Giovanni del fu Martino «Azii» di Osco, abitante a Polmengo, e Antonio del fu prete Zanolo di Faido, pubblici stimatori della vicinanza di Faido, ordinano al notaio Antoniolo del fu Zane Ambrosi di Sobrio di redigere la stima da essi compiuta il giorno medesimo, su richiesta dei beneficiali della chiesa di S. Siro di Mairengo e sulla base della designazione fatta dai vicini di Faido, in ossequio all'autorizzazione e al precetto concessi dal podestà di Leventina Giovanni Migliazzi di Milano ai detti beneficiali. Essi dichiarano di avere stimato la metà di un orto situato nel territorio di Faido sotto la casa di Dionisio giudice e notaio di Faido. L'orto in questione fa parte dei beni lasciati dal detto fu Dionisio, debitore nei confronti della chiesa per la somma di sei lire di terzoli di denari nuovi per il mancato versamento del canone di locazione degli ultimi sei anni dei beni sui quali erano garantiti gli annovali celebrati dai beneficiali, in ragione di 20 soldi soldi di terzoli di denari nuovi annui, come risulta dall'annotazione fatta di proprio pugno nel martirologio dal debitore stesso, che vanta inoltre un debito di uno staio di grano per la decima degli ultimi quattro anni. L'orto stimato viene assegnato ai sacerdoti prebendati della detta chiesa perché ne dispongano liberamente.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
260 mm x 355 mm, 28 righe.
La pergamena presenta alcune sbiaditure d'inchiostro, una lacerazione e quattro tagli d'annullamento.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Mairengo 1
Edizione
Mdt Lev., pp. 1404-1406, regesto aggiunto IX.