13 settembre 1422, Mergoscia Costituzione di dote, instrumentum dotis
Zanolo figlio di «Piazii» di Mergoscia, col consenso del padre, investe a titolo di dote e antefatto la moglie Benvenuta di Giacomo «Martinelli» di Frasco, di tutti i suoi diritti e i suoi beni mobili ed immobili per un valore di quarantotto lire di denari nuovi. Egli dichiara di aver ricevuto dal padre della sposa trentadue lire di denari nuovi e di donare alla stessa altre sedici lire, cioè un terzo della dote, «secundum uxum et consuetudinem comunitatis plebis Locarni».
Immediatamente di seguito Benvenuta figlia di Martinello di Frasco di Verzasca e moglie di Zanolo figlio di «Piazii» di Mergoscia rinuncia nelle mani di suo padre ad ogni pretesa ereditaria sui beni paterni e materni, e dichiara di riaver ricevuto in cambio da suo padre trentadue lire di denari nuovi da portare in dote per le sue nozze.
400 mm x 310 mm, 71 righe. Pergamena scura, rifilata sul lato destro e piegata in modo da servire da copertina (resti di fili di cucitura); lacerazioni ai bordi, alcuni fori dovuti a rosicatura e macchie.