Scheda del documento
Sentenza, Sententia et declaratio
Jakob Feer di Lucerna, commissario di Locarno, pronuncia la propria sentenza nella causa tra la comunità della Verzasca, rappresentata dal podestà Giovanni «Nigri de la Gera» di Brione Verzasca, dal cancelliere Domenico del fu Giovanni Antonio detto Verzasca abitante a Locarno e da altri procuratori eletti il 19 settembre 1546, da una parte, e la comunità di Locarno, rappresentata dal cancelliere Giovanni del fu Bernardino Filippini Orelli di Locarno nonché da altri procuratori e rappresentanti, in particolare Giovanni Antonio «de Marcatiis» e Giovanni di Alessandro di «Scaegnio» di Locarno, entrambi giudici di Locarno, dall'altra, in merito al commercio di bestiame con la Verzasca e agli statuti delle due comunità. Il commissario, richiamato un «preceptum seu quedam proclamatio» da lui emanato e la successiva condanna di un certo Lafranco di Giovanni «Guillelmoni» di Frasco abitante a «Agiatio Lacus Maioris», al quale era stata inflitta una pena pecuniaria per averne violato il tenore, nonché le pretese di quelli della Verzasca riguardo alla separazione delle due comunità, già riconosciuta dalla dieta di Baden, dichiara, in considerazione del fatto che che quelli della Verzasca acquistano il sale a Bellinzona anziché a Locarno e che gli ambasciatori dei XII cantoni hanno confermato degli ordinamenti e statuti della Verzasca l'11 luglio 1527, che il detto precetto è stato da lui stesso legittimamente emanato «per causa che le carne mancavano» e che il commissario di Locarno potrà confermare o revocare tali disposizioni «secondo serà di mestiere et la necessità dil tempo», senza però però derogare agli statuti e consuetudini delle due comunità, di cui conferma la piena validità.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. e it. |
Caratteristiche esteriori
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600 mm x 430 mm, 92 righe.
Pergamena leggermente indebolita all'incrocio delle pieghe. |
Segnatura
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Archivio della Comunità di Verzasca 14 (= 1.3/3)
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