Scheda del documento
Rinunzia, Instrumentum renuntiationis
Il comune di Bellinzona, rappresentato dai procuratori Antonio Molo di Bellinzona del fu Paolo e Protasio di Pietro di Carate abitante a Bellinzona, da una parte, e i massari dell'alpe di Arbino di mezzo e di sotto, situato nel territorio di Bellinzona, ossia i fratelli Giacomo e Pietro del fu Zanino «Redi» del fu Giacomolo Bregnoni di Daro, per un quarto, Zanolo di Prada del fu Alberto, per un altro quarto, i fratelli Antonio e Ambrogio del fu Lanfranco di Prada del fu Albertino, per un altro quarto, e i fratelli Bernardo, Giorgio, Pietro e Antonio del fu Maffeo di Prada, i loro nipoti Leone e Stefano del fu Domenico e Guglielmo detto «Lia» di Prada del fu Zanino del fu Petrino, per il restante quarto, dall'altra parte, rinunciano vicendevolmente all'investitura del detto alpe.
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Notai
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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1770 mm x 335 mm, 222 righe.
Il documento è costituito da tre membrane cucite insieme, che riportano tre atti del medesimo giorno relativi all'alpe di Arbino: una rinuncia, una locazione e una vendita. Strappo ricucito di circa 25 mm nel bordo superiore della prima membrana, alcuni piccoli fori e tracce di filo di canapa nel bordo inferiore della terza membrana. |
Segnatura
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Archivio Comunale Bellinzona 11 (v.n. A. IV/19)
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