12 maggio 1520, Cevio Arbitrato, Instrumentum arbitramentorum
«Volsgani» e Zane del Ponte, arbitri eletti nella lite tra il comune di Aurigeno, da una parte, e il comune di Lodano, dall'altra, in merito a certi diritti sugli alpi Tramone e Confeda, riconosciuti dal commissario di Vallemaggia Wolfgang Yselin con una sentenza del 26 settembre 1519, pronunciano il proprio arbitrato. Essi dichiarano che gli uomini di Aurigeno potranno far pascolare il proprio bestiame a Tramone e Confeda secondo il dettato della sentenza del 1519, che gli uomini di Lodano avranno il diritto di pascolo fino al Corte di Tramone fino al 15 giugno di ogni anno e che la valutazione degli eventuali danni causati da quelli di Aurigeno ai «medari» di Lodano non spetterà a questi ultimi. Inoltre condannano il comune di Aurigeno a versare ogni a Lodano, nel giorno di s. Martino, tre lire e quattro soldi di terzoli, e stabiliscono che i contravventori delle presenti disposizioni dovranno pagare una pena di 25 ducati d'oro.