Jost von Diesbach di Berna, podestà e commissario di Locarno, su richiesta di Zanone «de Trocho» e Antonio Galli, agenti a nome del comune di Arcegno, concede al detto comune di eleggere un cappellano per l'officiatura della locale chiesa di S. Antonio, nonostante la proibizione contenuta in una sentenza pronunciata dallo stesso podestà e commissario in una causa tra il prete Antonio «Abondii» di Ascona, cappellano della detta chiesa, da una parte, e il detto comune, dall'altra.
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Sigilli
Deperdito, aderente: Jost Diesbach (von). Nessuna traccia del sigillo aderente di Jost von Diesbach di Berna, podestà e commissario di Locarno, annunciato nella corroboratio del documento. In calce al testo si riconoscono i fori praticati nella pergamena per l'apposizione del sigillo e l'impronta della cera.