Scheda del documento
Arbitrato, Instrumentum sindicatus et compromissi
Domenico detto Corbella del fu Giacomo Bruno e Lanfranco del fu Martino Rossi di Isone, arbitri eletti nella lite tra il comune di Isone, da una parte, e il comune di Medeglia, dall'altra, in merito allo sfruttamento degli alpi «de Pecedalo et Cugnioli Tentivi» e dei terreni comuni «in Pianchis», pronunciano il loro arbitrato. Essi assegnano a Isone il diritto di sfruttare gli alpi «de Pecedalo et Cugnoli Tentivi», e stabiliscono che le terre comuni «in Pianchis» siano sfruttate da entrambe le parti.
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Tradizione e lingue
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Originale
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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710 mm x 450 mm, 90 righe.
Sulla medesima pergamena figurano il compromesso del comune di Isone e il compromesso del comune di Medeglia, entrambi del 28 agosto 1417, e infine il presente arbitrato. Due lacerazioni di medie e grosse dimensioni, la prima nella parte superiore centrale, la seconda discendente in diagonale dall'angolo superiore destro a quello inferiore sinistro. Entrambe sono state cucite in modo grossolano in tempi successivi alla stesura dell'atto. Altri piccoli e medi fori, due dei quali risalenti alla lavorazione della pelle. |
Segnatura
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ASTi, Comune di Isone 6
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Regesto
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Chiesi, Nella Carvina medioevale, p. 71 n. 145; Lepori, Isone, p. 106 n. 6.
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Altri esemplari
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