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Scheda del documento

28 febbraio 1530, Bignasco
Commutazione di obbligo, Instrumentum absolutionis, liberationis et permutationis

Paolo de Amicis di Roma dell'ordine di S. Agostino, commissario dell'ospedale di S. Spirito in Sassia di Roma e sostituto di Bernardo Zachirolo di Imola, procuratore di Leonardo Bonafede di Firenze, vescovo di Cortona, precettore dell'ospedale di S. Spirito e «magister» generale dell'ordine agostiniano, libera gli uomini di Fusio, rappresentati dal console Zane del fu Togno Balia, dall'obbligo di distribuire ogni anno, la domenica dopo s. Bartolomeo, per l'Ascensione e per s. Martino un'elemosina in pane e formaggio ai poveri della chiesa di S. Martino di Sornico, e ordina che tali elemosine vengano invece consegnate durante altre festività alla chiesa di S. Maria di Fusio. L'atto è confermato dal podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara Niklaus Alt di Friburgo.

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Notai
Sigilli
Deperdito, aderente: Niklaus Alt. Tracce di cera del sigillo di Niklaus Alt di Friborgo, podestà e commissario di Vallemaggia e Lavizzara, menzionato nella corroboratio del documento.
Deperdito, aderente: Paolo Amicis (de) di Roma, OSA. Tracce di un sigillo, probabilmente di Paolo de Amicis di Roma, agostiniano, commissario dell'ospedale di S. Spirito in Sassia di Roma.
Deperdito, aderente: Comunità di Vallemaggia. Tracce di cera di un sigillo, probabilmente della comunità di Vallemaggia (e Lavizzara).
Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
500 mm x 390 mm, 53 righe.
Fori di piccole dimensioni, alcuni dei quali risalenti alla lavorazione della pelle.

Segnatura
ASTi, Pergamene, Comune di Fusio 24
Regesto
Martinola, Pergamene ticinesi, p. 319; Gualzata, Ancora le pergamene, p. 33.