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2 <marzo> <1534>, Lodano
Transazione, Instrumentum co<munica>tionis, venditionis et pactorum

L'assemblea dei vicini di Lodano, riunita sulla piazza «eorum de Lodeno» per ordine del console Zane del fu Lorenzo «Zanotii», da una parte, e Zane del fu Giacomo «Zaneti» di Moghegno, Filippo di Zane Andrioli, Rico del fu <...> e Giovanni del fu Martino «Iacomini», tutti di Moghegno e agenti a nome di quel comune, dall'altra, concludono un accordo riguardo allo sfruttamento della zona già oggetto di un arbitrato del 31 maggio 1359, con il quale era stato concesso a quelli di Moghegno l'uso del pascolo «ab Horo Mazascho usque ad rium Formigarii et ad rium Fontis Alne, videlicet a sumitate montis usque in flumen Madie», con l'obbligo di versare ogni anno alla controparte un fiorino del valore di 3 lire e 4 soldi di terzoli. Gli uomini di Lodano autorizzano ora quelli di Moghegno a far pascolare le bestie grosse e minute e a raccogliere «stramen», fogliame e legname in parte della detta zona, entro i limiti che vengono ora precisati con l'indicazione dei termini di confine da apporre, mentre gli stessi vicini di Lodano potranno oltrepassare tali limiti in direzione di Moghegno fino alle località ricordate nel medesimo arbitrato, che viene confermato; nel periodo da s. Giovanni Battista fino a s. Bartolomeo entrambe le parti potranno far pascolare in tale territorio soltanto i buoi, i cavalli e l'altro bestiame tenuto a casa e non obbligato a salire all'alpe. Per maggiore cautela gli uomini di Lodano vendono quindi a quelli di Moghegno il diritto di pascolo e di raccolta nei luoghi e secondo le modalità appena definite, per cui dichiarano di aver ricevuto quale prezzo 400 lire di terzoli. Infine le parti convengono che il presente accordo e la presente vendita non devono arrecare pregiudizio all'arbitrato vecchio di cui sopra e al diritto di quelli di Lodano di riscuotere i canoni versati da Zane di Martino «Iacomine», da Giacomo «Rigatii» e da altri, come stabilito da un arbitrato pronunciato nel mese di luglio 1533 da Pingino di Antonio «Pingini» di Moghegno, nonché da Baldo e dagli eredi «Zanelle».

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Osservazioni sulla data
La data dell'atto è ricostruita sulla base dell'altro originale in Archivio Patriziale Lodano, perg. 2/2.

Caratteristiche esteriori
680 mm x 350 mm, 79 righe.
La pergamena è gravemente danneggiata: estese rosicature, consunzioni e abrasioni nella parte iniziale (con conseguente perdita della datazione) e sul lato destro.

Segnatura
Archivio Comunale Moghegno 20
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