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28 aprile 1517, Coglio
Sentenza, Instrumentum sententie

Heinrich Bläsi di Unterwalden, podestà e commissario <di Vallemaggia e Lavizzara>, pronuncia la propria sentenza, per il tramite dell'interprete Giovanni Ramelli di Nante, nella causa tra il comune di Giumaglio, rappresentato dal console Giovanni «Petri Rossi», da una parte, e il comune di Coglio, rappresentato dal console <Maggetto «Guilielmeti> Segie», dall'altra, in merito ai rispettivi diritti sulla zona estesa dal ponte di Giumaglio verso Coglio fino al «tictum Zanis Bernardi de Cono». Egli dichiara che il territorio esteso dal ponte di Giumaglio fino al detto «tictum», ossia fino all'albero chiamato «Blenum veterem», e delimitato a monte in linea retta «usque ad arborem magnam, que est sub strata Corade ubi dicitur in Piudellis seu ad Luynum illorum de Puteo» e a valle in linea retta verso il fiume Maggia, appartiene a Giumaglio. Stabilisce inoltre che per la manutenzione del ponte di Giumaglio e per i «pasibus molandinorum de Zumano» ci si debba attenere all'uso consueto, e afferma di non voler derogare a un ordine emanato a suo tempo dal balivo Hans Betschart («Anzpescher») in merito all'estimo dei comuni di Vallemaggia. Infine accetta la richiesta del comune di Coglio, concedendo di potersi appellare ai signori confederati.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale estratto da imbreviature (prima metà del XVI secolo)
Lat.
Caratteristiche esteriori
1030 mm x 310 mm, 120 righe.
Documento composto di due fogli membranacei cuciti insieme con filo di colore blu. La prima membrana è priva dell'angolo superiore destro a causa di uno strappo. Diverse lacerazioni e contrazioni del supporto, soprattutto lungo il lato destro, alcune rosicature, un piccolo foro risalente alla lavorazione della pelle nella parte inferiore della seconda membrana. Resti di filo di canapa nell'angolo inferiore destro della seconda membrana. In calce alla sottoscrizione notarile, di mano coeva differente da quella che ha vergato il testo: «Iubeo lipras decima octava / et pro mea mercede lipra una».

Segnatura
Archivio Parrocchiale Giumaglio 3
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