16 giugno 1431, Bellinzona Rinunzia e ricevuta, Instrumentum finis
Antonio Cusa del fu Paganolo di Bellinzona, agente a nome di ser Simone della Torre di Mendrisio del fu Giorgio, fratello ed erede del fu Borellino della Torre, rinuncia nelle mani del notaio rogatario, agente a nome del console Stefano del Monaco del fu Minetto e del comune di Lumino e Castione, ad ogni pretesa in merito a un debito di 8 fiorini, contratto il 6 luglio 1401 dal comune nei confronti del detto Borellino, tranne che per quanto concerne l'indennizzo di alcune spese giudiziarie, riconosciuto per mezzo di due sentenze. Lo stesso Antoniolo, a nome di Simone della Torre, dichiara di avere ricevuto a saldo del debito da Giovannolo Falchi di Bellinzona del fu Antonio la somma di 26 lire di terzoli, che era stata depositata presso quest'ultimo dal detto console.
330 mm x 285 mm, 48 righe. Diverse rosicature di piccole dimensioni, in particolare lungo le piegature, e alcune piccole macchie violacee causate dalla presenza di microorganismi; estese sbiaditure dell'inchiostro. Numerazione a matita rossa nel verso: 11.