5 gennaio 1446, Lumino Promessa, Instrumentum pro<mi>ssionis et regressi
Giacomo del fu Alberto «de Roncho» di Lumino, agente anche a nome dei fratelli Zane, Pietro e Martino, promette al console Giacomo del fu Simone «de Roncho» e ai vicini di Castione e Lumino, riuniti in assemblea, di retrovendere un appezzamento a gerbido situato nel territorio di Lumino e Castione «ad Sassellum», che i detti vicini gli hanno venduto il giorno stesso, nel momento in cui, trascorsi almeno 12 anni dalla stipulazione del presente contratto, i vicini riverseranno durante il mese di novembre la somma di 100 lire di terzoli, corrispondente al prezzo della vendita.
360 mm x 335 mm, 58 righe. Rosicature lungo il bordo superiore e quello inferiore; piccole macchie violacee causate dalla presenza di microorganismi. Numerazione a timbro su etichetta (XX secolo): 12.