Scheda del documento
Compromesso, Instrumentum compromissi
Cristoforo del fu Simone di Scubiago, Giovannolo del fu Mono di Duno, Giovanni del fu Muzano di Brogo e Antonio del fu Comino di Cassero, procuratori del comune di Claro, da una parte, e Giovanni detto Vanetto del fu Giacomo fabbro di Codeborgo, Taddeo del fu Ambrogio Muggiasca abitante a Bellinzona, Giacomo detto Polo del fu prete Beltramo «de Honrigonibus» abitante a Gorduno, procuratori della vicinanza di Castione e Lumino, e i vicini Brunetto «de Cappo» del fu Antonio di Castione, Adamino del fu Giacomo «Pizeni», entrambi abitanti a Castione, Martino del fu Antonio del Monaco di Lumino, Angerino del fu Giovannaccio «de Buscho» di Lumino, agenti in nome del comune di Castione e Lumino, dall'altra, nominano arbitri Martino del fu Antonio del Monaco di Lumino, Giacomo detto Soldato di Lumino del fu Simone di Ronco abitante a Castione, Mono del fu Antoniolo «Moni» di Claro e Antoniolo della Ganna del fu Martinolo abitante a Claro, con l'incarico di risolvere entro la prossima festa di s. Bartolomeo (24 agosto) la controversia tra le parti [in merito ai diritti di pascolo e ai confini nella zona di confine tra i due comuni]. Nel caso che essi non si accordino entro tale data, le parti nominano arbitro Cristiano [«de Columpnis» di Cannobio].
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Notai
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Rogatario: Petrus Todeschus n. Birinzone.
Estraente: Antonius Todeschus f.c. domini Petri Todeschi de Birinzona p.i.a.n. Birinzone ac n. laudatus ... per consilium generale comunis Birinzone ad explendum ... omnes cartas et omnia instrumenta traditas et tradita, imbreviatas et imbreviata ... per nunc c. dominum Petrum olim patrem meum et olim n. Birinzone. |
Tradizione e lingue
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Originale estratto da imbreviature (1461)
Lat. |
Caratteristiche esteriori
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630 mm x 430 mm, 75 righe.
Due rosicature di grandi e medie dimensioni nella parte centrale; alcuni fori risalenti alla lavorazione della pelle nella parte inferiore, piccole rosicature lungo le pieghe. Numerazione a timbro su etichetta (XX secolo): 16. Il documento è una stesura parziale del compromesso, nella quale mancano, fra l'altro, l'indicazione dell'oggetto del contendere e la designazione di Cristiano «de Columpnis» di Cannobio. Tali elementi sono desunti dall'originale del documento destinato al comune di Claro, conservato nell'Archivio comunale di Claro, perg. 10 (edito in MDT Riviera, fasc. 23, nr. 535). |
Segnatura
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Archivio Comunale Lumino 13
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