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4 agosto 1460, Lumino/Castione
Locazione, Instrumentum investiture livelli

L'assemblea dei vicini di Lumino e Castione, convocata per ordine del console <Guglielmo del fu Togno> «de Buscho» di Lumino, investe a titolo di livello perpetuo Bartolomeo <del fu> Ambrogio Muggiasca, abitante a Bellinzona, di un appezzamento di terreno a gerbido e gerra situato nel territorio di Lumino e Castione nei pressi della Moesa «ad Pontem Arzium», presso il quale si trova un edificio con segheria e mulino, <pila e pesta>, venduto allo stesso Bartolomeo il 3 aprile 1460 dalla famiglia «de Cappo» di Castione, che a sua volta l'aveva comprato dal comune di Lumino e Castione il 12 maggio 1458. Il canone annuo convenuto è di due lire di terzoli, da consegnare per s. Martino. Il conduttore si impegna a costruire e mantenere a sue spese, a favore dei vicini, due ponti sopra la roggia che conduce al detto opificio, due incastri per l'utilizzo dell'acqua della roggia allo scopo di irrigare i prati dei vicini («prata de Castiliono») nei giorni di festa e di inattività dei suoi mulini e segherie, nonché due strade lungo i confini del terreno dato in locazione (di cui una della larghezza di 10 braccia «ad brachium lignaminis») per il passaggio di persone, carri e animali. Lo stesso Bartolomeo dovrà inoltre tagliare la legna per i vicini al prezzo di 6 imperiali «pro quolibet brachio assidum», potendo richiedere loro di giurare che la richiesta sia per uso privato e non «pro mercanzia assidum fienda». Egli potrà dal canto suo piantare salici lungo la detta roggia e far transitare le borre e la legna da tagliare nei prati e pascoli del comune.

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Tradizione e lingue
Originale
Lat.
Caratteristiche esteriori
800 mm x 390 mm, 101 righe.
Gravi danni ad opera di microrganismi lungo tutta la parte destra, con importanti perdite del supporto scrittorio e dell'inchiostro; piccole lacerazioni lungo i bordi, ricomposte in sede di restauro. Numerazione a timbro su etichetta (XX secolo): 18.

Segnatura
Archivio Comunale Lumino 14
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