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22 gennaio 1483, <...>
Rinuncia e convenzione, <...>

I rappresentanti del comune di Castione e Lumino hanno venduto a Bartolomeo Ghiringhelli del fu Antonio quattro terreni situati nel territorio dello stesso comune, vale a dire un terreno a bosco e gerbido della misura di otto pertiche «in Bozorina» (venduto il 2 dicembre 1475 al prezzo di 150 lire di terzoli), un terreno a gerbido e pascolo «ad Moesiam de supra» (venduto il 7 febbraio 1476 al prezzo di 400 lire di terzoli) nonché un terreno a gerbido e bosco della misura di 8 pertiche «in Carvegascho» e un terreno a gerbido, bosco e pascolo della misura di 12 (?) pertiche «in Bozorina in fondo Bolazie» (venduti il 2 maggio 1477 al prezzo di 250 lire di terzoli). Ora l'assemblea dei vicini di quel comune, riunita a Lumino «ad Stallum vicinantie» per ordine del console Gottardo del fu Zane «de la Campanea», su richiesta dello stesso Bartolomeo Ghiringhelli dichiara che i contratti di vendita non sono fittizi e riportano il giusto prezzo dei terreni al momento della stipulazione, e inoltre rinuncia in suo favore all'eventuale maggior valore che i terreni abbiano potuto avere in tale momento. Bartolomeo si impegna dal canto suo rivendere i terreni in questione al comune di Castione e Lumino e a liberarlo dall'obbligo di versare i fitti gravanti su di essi, qualora gli vengano versate 880 lire di terzoli.

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Notai
Tradizione e lingue
Originale (?)
Lat.
Caratteristiche esteriori
3330 (460+445+830+430+1165) mm x 235/250 mm, 341 (46+43+88+43+121) righe.
Documento mutilo della parte finale, composto di 5 frammenti ([1]-[5]) che comprendono complessivamente 8 fogli pergamenacei: il terzo e quarto foglio (frammento [3]) e il sesto, settimo e ottavo foglio (frammento [5]) sono cuciti insieme con filo di canapa. Mancano uno o più fogli conclusivi del rotolo originario, che contenevano le clausole finali dell'atto, l'Actum e la sottoscrizione notarile; il nome del notaio rogatario è ricostruito sulla base della menzione nella retrivendita del 4 dicembre 1483 (Archivio Comunale Lumino, perg. 44). Gravi lacune e perdite del supporto scrittorio a causa di strappi e lacerazioni, nonché diffuse macchie violacee causate dalla presenza di microrganismi, su tutti i fogli. Numerazione a timbro su etichetta sul verso del frammento [1] (XX secolo): 45; numerazione a timbro su etichetta sul verso del frammento [2] (XX secolo): 3. Il frammento [1] è stato conservato separatamente dagli altri quattro almeno dai primi decenni del XX secolo fino al momento del restauro.

Segnatura
Archivio Comunale Lumino 42