17 novembre <1528>, Lumino Vendita, Instrumentum venditionis
<Mado del fu Antognino «de Mado» di Lumino>, console del comune <di Lumino e Castione>, e i vicini di detto comune vendono a Bernardo del fu Guglielmo Bonalini di Mesocco della Valle Mesolcina, agente a nome proprio e del fratello Martino, un appezzamento di terreno boschivo e sassivo nel territorio di Lumino e Castione «ad Tensam». Il prezzo di vendita è di 1620 lire di terzoli.
La datazione è frammentaria: «<... di>e martis decimo septimo mensis novembris». Gli elementi sono ricostruiti in base a giorno e mese, agli elementi contenuti nel testo, all'elenco dei testimoni e al notaio rogatario (v. Archivio Comunale Lumino 59 e 61).
Caratteristiche esteriori
920 mm x 340 mm, 88 righe. Il documento è costituito di due fogli membranacei cuciti assieme. Ampie rosicature nella parte superiore, che compromettono in parte la lettura, forellini nel margine inferiore risalenti alla lavorazione della pelle e macchie violacee causate dalla presenza di microorganismi nel margine destro. Numerazione a timbro su etichetta (XX secolo): 49.